Appuntamenti al Brozzi, Programma Brozzi

Appuntamento al Brozzi – lunedì 24 marzo ospite Giorgio Militano

APPUNTAMENTI AL BROZZI

lunedì 24 marzo, ore 21,15
Il fotografo Giorgio Militano, presenta:
“Luci e Ombre – Redenzione dagli estremi”, portfolio

La serata avrà luogo presso la sede dell’associazione in Piazzale solidarietà a Traversetolo (PR)

Vi aspettiamo!!

Dice l’autore

È esprimendomi che ho avuto modo di venire a conoscenza di me stesso. Estroflettere la propria introspezione è quanto più ci possa avvicinare alla visione oggettiva di ciò che siamo.
Così facendo ho compreso e scoperto la natura dualistica del mio io: bianco e nero, dolce e sprezzante, insicuro e arrogante.
È solo lanciando l’anima al di fuori del cranio che ho avuto modo di scoprirmi, osservandomi con quello stesso sguardo curioso che sono solito rivolgere verso l’altro sesso all’inconsolabile ricerca della metà mancante di ciò che non sono.
Gli squilibri si compensano in autonomia, rendendosi indissolubilmente complementari, fino a che la forza attrattiva propria del loro legame li porta a collassare in un’unica entità di natura fortemente entropica e paradossalmente stabile.
La narrazione, naturalmente, si sposta dal racconto di una piccola e soave esplosione a quello di un violento silenzio espansivo, destinato ad articolarsi in un infinito climax privo di qualsiasi
natura zenitale.
Mi chiedo dunque se si necessario trovare il grigio o se la sua ricerca ci releghi ad una condizione di piattume nella quale: luci, ombre e contrasti si annullano nella genesi di un feto privo di carattere.
Nascere grigi rende complesso e colpevole l’avvicinamento agli estremi e nascere dualistici
rende straziante l’annullamento del sé confinandoci ad essere spettatori inermi del conseguimento di un equilibrio desaturato.
Sospinti dall’istinto, alla naturale ricerca di un caos inerte, tutti convergeremo verso una realtà fatta di luci e ombre, attraverso l’abbandono di bianchi, neri e grigi nell’instancabile tentativo di lambire il perfetto quantitativo di contrasto.
Così ho scoperto di aver, in questi anni di crescita, conservato la mia natura dualistica adattandola plasticamente alle esigenze espressive del mio inconscio, rappresentando il bello attraverso il linguaggio fotografico e il brutto mediante la narrazione documentaristica di cui il video si fa vettore.

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