APPUNTAMENTI ONLINE AL BROZZI
Lunedì 14 dicembre, ore 21,15
Il fotografo Gigi Montali, socio del circolo fotografico Color’s Light di Colorno, presenta 3 audiovisivi relativi ad un viaggio in Colombia:
“Me gusta el cafè colombiano” (guarda l’audiovisivo)
“Al mercato di Bazurto” (guarda l’audiovisivo)
“La Guajira, terra dei Wayuu” (guarda l’audiovisivo)
La serata avrà luogo in videochat tramite piattaforma ZOOM.
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Vi aspettiamo!!
Dice l’autore
Colombia e tutti pensano a droga e guerriglia, ecco perché in molti ci guardavano strani quando dicevamo che saremmo partiti per questa destinazione .
Venerdì 29/09 finalmente si parte per le meritate vacanze, Bo-Paris Paris-Bogotà le ore sono tante ma è andato tutto bene . Arriviamo a Bogotà ore 22 circa , ritiro bagagli, cambio valuta e siamo in hotel alle 24 circa . Poche ore di riposo e si riparte per l’aereoporto destinazione Armenia e zona cafetera . Ci attende Manolo, guida italiana e iniziamo una bella e istruttiva camminata nella valle del Cocora per vedere le famose palme da cera , albero diventato simbolo nazionale della Colombia . Dopo circa due ore ci fermiamo da Donna Luisita per il primo pranzo : qui generalmente si pasteggia a succo di frutta naturale devo dire ottimo ! Nel pomeriggio visita al pueblo di Salento , molto carino ma sta diventando molto turistico . Sicuramente poco turistico è il gioco del Tejo , giocato in uno scantinato di un tipico bar locale . Arriviamo in hotel , tipica finca della zona , che è ormai buio , giusto il tempo per una corroborante doccia e cena . L’unico neo la finca non è comodissima come zona ma per noi che amiamo tranquillità è un pregio . L’indomani si parte per la visita ai pueblo s della via cafetera e soprattutto interessante la camminata nel “campanento” , una cosa è certa la raccolta del caffè non è comoda ! La signora Patrizia ci spiega tutto il processo e ci accompagna nel percorso tra piantagioni e bosco. Si ridiscende a Rio Verde per il pranzo e un’altra partita a Tejo , poi visita del pueblo di Pijao . Infine attraversando paesaggi magnifici si arriva a Buenavista . In questi due giorni abbiamo ammirato veramente dei paesaggi incredibili e ,grazie a Manolo, abbiamo potuto capire quante varietà arboree offre questo Paese . Lunedì abbiamo qualche ora libera prima di ripartire per Bogotà quindi ci accordiamo con Jose, l’autista del Wllys, per un ‘altro giro da Montenegro a Filandia attraversando varie piantagioni e una visita alla cittadina. In albergo a Bogotà ci attendono i nostri amici, Mabel ed Alessio , con i quali abbiamo condiviso il viaggio solo che loro hanno optato per la visita a Cano Cristales . Volevamo passare il pomeriggio visitando il museo Botero ma in centro c’era una manifestazione e ci è stato consigliato di evitarlo , perciò giratina per il quartiere rosa o zona T , la zona più tranquilla e commerciale della città.Martedì mattina puntualissimo alle 8,00 arriva Fernardo che ci accompagnerà per tutta la mattina alla scoperta del centro storico, si parte con la salita in funicolare al Montserrate per ammirare la vista dall’alto . Da non perdere poi la visita al Museo dell’oro ! La zona più popolare è senza dubbio il quartiere “la candelaria” con i suoi vicoli stretti , le stradine in salita, i murales ma anche le università e i giovani ! Poi la visita prosegue con alcune chiese coloniali sia in legno che in lamina d’oro, la piazza Bolivar con il Capitolio , il palazzo presidenziale , la cattedrale e il teatro Colon . Dopo un buon pranzo alla “Porta de la catedral” , giriamo ancora per la candelaria ed infine data l’ora e la pioggia in arrivo, taxi e rientro in hotel . Per cena , visto che è il compleanno di Mabel, abbiamo prenotato da “Andres” , un locale alla moda con un’atmosfera tipica sudamericana ! Mercoledì si parte alla volta della cattedrale di sale di Zipaquira , è veramente suggestivo ed emozionante . Inoltre è proprio la ricorrenza della madonna dell’esercito così ci siamo imbattuti nella processione . Si prosegue per Villa de Leyva , una cittadina coloniale a nord-est di Bogotà , l’aria che si respira e di tranquillità , l’hotel è bellissimo e la gentilezza della proprietaria è squisita , non vorremmo più ripartire . Ci perdiamo camminando per il pueblo, sosta per una merenda per assaggiare la famosa millefoglie con un buon caffè . Breve sosta in hotel e poi cena al ristorante Mercado Municipal.
Ci attende un giorno completo di trasferimento per rientrare a Bogotà , aereo per Riohacha . L’aereo è in ritardo di circa un’ora , strano ma vero per maltempo. Partiamo ma dobbiamo atterrare a Barranquilla dove attendiamo un’altra ora prima di ripartire. Così arriviamo che è già buio giusto in tempo per cena e pernottamento. L’indomani si parte con Orlando per la visita nella Guajra . Si viene catapultati in un mondo completamente diverso., innanzitutto siamo sul mar del caribe, la zona più a nord della Colombia . il viaggio in jeep inizia con la visita delle saline del Manaure dove un gruppo di lavoratori si è riunito in cooperativa per accogliere i turisti. Si prosegue poi per Uribia , la capitale indigena wayu , ne abbiamo visitato solo una piazza e alcune vie ma non ci ha particolarmente colpito . Prossima tappa Cabo da Vela , pranzo poi visita e finalmente un bagno toccasana in mare nella Playa del Pilar de Azucar , altra spiaggietta ed infine tramonto al faro per le solite foto di rito.
Dormiamo in una Rancheria vicino al mare in una cabana, ci vuole spirito di adattamento in queste strutture ma è molto suggestivo . C’è stato maltempo quindi l’indomani raggiungiamo Punta Gallinas via mare , unico modo possibile, si parte con una lancia da Puerto Bolivar e si raggiunge la Rancheria Luz Milla, il viaggio è un po’ avventuroso il mare non è propriamente fermo e liscio ! Inoltre siamo stati fermati dall’armada nacional per un controllo all’imbarcazione e una “perquisizione” . Si riparte senza problemi e dopo circa due ore si arriva nella Baia Hondita dove si trova la Rancheria, qui ci attende un buon pranzo e dopo un’oretta di descanso sulle amache si parte per le dune di Taros , il paesaggio è desertico ma è verde ( date le recenti piogge) . La vista panoramica sulla baia è spettacolare , ci sono paesaggi e momenti che non si possono raccontare o descrivere, questo è uno di quelli! Per ultimo raggiungiamo il faro, il punto più a nord del Sudamerica . Dopo una doccia a secchiate ci attende un’ottima aragosta . Dopo colazione si parte per rientrare a porto bolivar , il viaggio è più tranquillo rispetto all’andata ma sempre scomodo . Si riprende la jeep e si ritorna a Riohacha via Uribia . Dopo il pranzo trasporto alle porte del Parque de Tayrona , la casa Barlovento è una vera perla immersa nel verde è direttamente sul mare . Ci concediamo alcune ore di relax a bordo piscina vista mare , purtroppo il tempo è un po’ perturbato . L’indomani mattina passiamo le prime ore tra passeggiate sulla spiaggia e piscina , ci trasferiamo poi a Santa Marta che è quasi mezzogiorno giusto per il pranzo. Anche se inizia a piovere con i nostri k-way passeggiamo per il centro storico e la Bahia . Lo sapevamo che avremmo incontrato i venezuelani che purtroppo stanno attraversando il confine spesso clandestinamente per trovare nuove opportunità ma ne abbiamo avuto la certezza parlando con alcuni ragazzi e la cosa che più mi ha colpito sono state le loro parole . Terminiamo il giro perché purtroppo oggi il tempo non è stato per niente clemente e continua a piovere . Se durante la giornata non ho avvertito senso di insicurezza alla sera la cosa cambia , molti i mendicanti venezuelani che ti avvicinano e infastidiscono . La mattina seguente dopo colazione, ci concediamo un’altra oretta di camminata per il centro storico prima del trasferimento di circa 4 ore a Cartagena . Questa ci appare subito molto bella e affascinante anche se chiaramente molto turistica. Passiamo tutto il pomeriggio passeggiando per il centro storico , colorato con i suoi portoni e palazzi coloniali. Terminiamo la giornata con una buona cena a “La Mulata” . Sono ormai le 22 e le strade cominciano a svuotarsi , è l’ora di rientrare tranquilli in hotel . Ormai il viaggio è quasi al termine , Marta ci accompagna per la visita guidata alla città . Prima tappa il mercato di Bazurto , dove come al solito Gigi si esalta e trova mille spunti per fotografare . Al mercato immersi tra odori e profumi , cibi freschi e improvvisate cucine , si ritrova il vero spirito colombiano e tutte le contraddizioni di questo popolo.
Proseguiamo per il quartiere Getsemani con i suoi murales e le abitazioni tradizionali . Questa zona infatti è quella meno visitata ma più autentica . Saliamo al Castillo di S. Felice e poi al Monastero di Santa Maria del Rosario o Candelaria . Da quassù la vista della città è spettacolare e si vede quanto è vasta . Torniamo in centro per rivedere i monumenti classici , il teatro , la cattedrale , il palazzo dell’inquisizione e alcuni hotel 5 stelle che erano monasteri . Veramente bella e interessante , a Cartagena tornerei volentieri perché sento di non averla assaporata sino in fondo . Credo abbia ancora tanto da offrire sia in centro che sul mare oltre che nei dintorni . Ma il tempo è tiranno e le ferie stanno per terminare .
Stanchi concludiamo la serata sorseggiando un drink nella jacuzzi dell’hotel .
È ora di cena e piove , quindi con un taxi raggiungiamo “La Picua” , cena niente male . Ora ci attende quasi un giorno per rientrare in Italia ma porteremo con noi una bella esperienza , il viaggio è andato positivamente al di là delle nostre aspettative e la Colombia è oltre l’idea stereotipata !